Nell’ampia Piazza della Repubblica, di forma rettangolare, sorge il Palazzo Municipale, con una sobria ma gradevole facciata. La stessa piazza accoglie la vita sociale e politica del paese, mentre la Piazza Garibaldi si presenta come il punto di riferimento e il centro di attività commerciali piuttosto vivaci.
Le Chiese, testimonianza di una fede religiosa mai sopita, costituiscono per il paese un pregevole patrimonio architettonico.
La Matrice, consacrata al Patrono San Cristofero, sorta nel 1630, con la sua monumentale facciata dall’andamento curvilineo, concavo – convesso, rivolta verso il Palazzo del Principe.
Ricorda le architetture barocche della Sicilia orientale; ha una pianta basilicale a tre navate con il sopralzo della grande cupola. Vi si possono ammirare buoni dipinti tra cui quello raffigurante il battesimo di Cristo.
La Chiesa dell’Immacolata, sorta nell’antico romitorio dei Padri Filippini alla periferia nord dell’abitato, conserva un prezioso quadro della Madonna delle Grazie, di scuola bizantina del 400, e una bella custodia dell’Eucarestia in legno ricoperta con intarsio di tartaruga.
La chiesa di San Giuseppe, in stile gotico, edificata nel 1921, sovrasta la Via Garibaldi. E’ il tempio dedicato al Santo, cui si rivolge la maggiore devozione, espressioni della quale sono nella ricorrenza della festa, u 'mbraculu e a tavula, voti molto significativi, di un colore e di un fascino straordinari, tra fede, culturaCeramica raffigurante San Cristofero e tradizione.
Nella parte dell'abitato urbano che si sviluppò nei primi decenni di vita del paese, svettano i conici campanili in mattonelle di ceramica delle chiese di S. Anna (1687) e S. Antonino (1666).
Esempio magnifico di ceramica Caltagironese è un mosaico raffigurante S.Cristofero, la cui mole gigantesca si staglia sulla facciata di una casa signorile di via Garibaldi, nei pressi del tempio consacrato al Patrono.
Se il centro storico non conserva antiche vestigia, i dintorni del paese sono ricchi di monumenti e di reperti che costituiscono un notevole patrimonio archeologico.
Recenti scavi hanno portato alla luce, in contrada Rossomanno la collina dagli orizzonti spaziosi, dall'aria purissima e dalle antiche memorie, i resti di una Acropoli, che con i resti del Romitorio, del Castello degli Uberti e di Serra delle Casazze, testimoniano la presenza Greca e Romana in questa zona ove qualche storico avrebbe localizzato l’antica Magella.
Mentre è ancora incerta e tutta da scoprire la presenza di una civiltà del neolitico nelle vicinanze dell'aggregato urbano, resta mirabile e pittoresco nel suo stile arabo-normanno, il Castello Gresti che si erge a strapiombo su una meravigliosa vallata.