a cura di Paolo Totò Bellone
Valguarnera Caropepe situata a 629 m. di alt., sulle pendici dei monti Erei si estende in una zona concava circondata da colline che fronteggiano la mole gigantesca dell’Etna.
A nord-est del paese ha le sue sorgenti il torrente Mulinello, affluente del Dittaino (in greco Chrysas (dorato), così chiamato per la fertilità delle terre da esso bagnate).
Il territorio di Valguarnera si estende per una superficie di appena 932 Ha e confina a sud con Aidone e Piazza Armerina, a nord con Assoro, a nord-ovest con Enna.
L'area su cui sorge l'abitato di Valguarnera si deve alla costante frequentazione del suo territorio le cui origini risalgono al periodo preistorico. Ciò confermato dagli innumerevoli insediamenti rupestri e dai rinvenimenti archeologici che datano le prime tracce a 6.000 anni a.C. (periodo di Stentinello).
Dunque il sito già abitato dal periodo preistorico fu cinto da mura in età greca in quanto fortezza della vicina città di Rossomanno, di suddetto periodo esistono ancora oggi tracce ben visibili in diversi punti del paese.
Del periodo romano esistono ancora oggi tracce di diversi insediamenti rurali legati alla antica viabilità principalmente all'importante itinerario stradale la “Siracusa- Termini”che passava da Valguarnera. Di questi insediamenti che giungono fino all'età tarda bizantina (VII- VIII sec. d. C.) sono presenti tracce di fornaci bizantine rinvenute in contrada Sottoconvento e Beveratorella.
Il toponimo di Caropepe deriva probabilmente dal nome siculo di Caripa e poi volgarizzato in Caropipi. Infatti Caripa si riscontra per la prima volta in un itinerario stradale dell’Anonimo Ravennate del VII secolo d.C. intitolato Cosmografia, desunto da archetipi più antichi degli itinerari romani e in Guidone nel IX secolo.
Il toponimo di Caropepe si ritrova in Bartolomeo Muscia (1296), periodo in cui l’abitato si suddivideva in Caropepe Soprano e Caropepe Sottano.
Questa suddivisione permane sino al 6 ottobre 1625 quando D. Francesco Valguarnera chiese ed ottenne una nuova esecutoria del privilegio chiesto nel 1549 da Giovanni Valguarnera Conte di Assoro all'Imperatore Carlo V, che nel feudo di Caropepe sorgesse un paese per nome di Valguarnera. Un nuovo decreto fu fatto il 31 maggio 1626. E nel gennaio 1628 il Duca di Alberquerques Vicerè a nome di re Filippo IV rinnovò l'esecuzione del privilegio accordando «di costruire ed edificare una paese, un castello a vostro piacere e di chiamarlo paese o casale, di circondarlo di muri, di torri... e di chiamare questo paese Valguarnera».
Così da questo momento il feudo di Caropepe divenne il paese di Valguarnera Caropepe e Francesco Valguarnera divenne primo principe di Valguarnera.
Dell'abitato antico del paese rimangono tracce nell'insediamento di Contrada Marcato, il cui sito spazia dall'età del rame al periodo tardo- medievale.